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Fotografo

Il mio blog

pubblicazione fotografo interni

La Fabbrica della Bellezza, Mandragora, Firenze 2017

10/03/2021

Una mia pubblicazione come fotografo di interni

Durante l'estate del 2017 ho viaggiato per la Toscana per realizzare molti degli scatti usati nel catalogo de “La Fabbrica della Bellezza”: una mostra “diffusa” di video ritratti muti realizzati da Matilde Gagliardo. Mostra diffusa perchè la varie istallazioni video sono state allestite in svariate location tra Firenze, Sesto Fiorentino, Prato e molte altre in Toscana, che io e l'autrice abbiamo visitato durante svariate sessioni di fotografia d'interni. L'intera opera è stata realizzata con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Sesto Fiorentino, Richard Ginori e Unicoopfirenze, il catalogo della mostra edito da Mandragora.

Gli scatti realizzati a Firenze

La prima parte del lavoro ci ha portati alla Biennale dell'Antiquariato a palazzo Corsini: le opere dell'autrice erano state installate a piano terra nei corridoi del palazzo, ponendole tra gli allestimenti della fiera, vicine al passaggio dei visitatori. La stessa strategia è stata adottata per le installazioni situate nelle altre location a Firenze come laFeltrinelli in via de' Cerretani o il Teatro della Compagnia: le opere erano posizionate nei punti di passaggio, attirando l'attenzione degli avventori. Ho orientato il mio lavoro di fotografo non tanto alla documentazione dei locali o delle opere stesse ma soprattutto al rapporto tra la gente e le opere. I visitatori della Biennale dell'Antiquariato, tra uno stand e l'altro, si fermavano a guardare i video, leggevano le didascalie che illustravano le opere fermandosi poi a commentarle. Stesse reazioni anche negli altri luoghi: si tendevano a formare dei gruppetti che seguivano l'evolversi della video intervista mentre intorno a loro altre persone continuavano nelle loro 'normali' attività, come ad esempio cercare un libro da acquistare alla laFeltrinelli. Per catturare le espressioni degli spettatori e allo stesso tempo descrivere il luogo e le istallazioni ho posizionato con cura la macchina fotografica, in modo che non fosse troppo visibile e non disturbasse chi si fermava a guardare le video interviste. Poi, dopo aver aspettato che non stesse passando nessuno, usando un telecomando ho scattato le mie foto. Il mio lavoro nel suo complesso è stato un mix tra quello di fotografo di interni e di reportage, con un risultato finale efficace e spontaneo.

servizio fotografico cantine antinori

Cantine Antinori, Biblioteca Ernesto Ragionieri, museo Pecci: gli altri luoghi dove abbiamo lavorato

La parte del lavoro svolta fuori dalla mia città è stata particolarmente articolata: abbiamo visitato in uno stretto arco temporale le, numerose, video istallazioni poste fuori da Firenze e effettuato gli scatti necessari piuttosto in fretta, per esigenze di apertura al pubblico delle strutture. E' stato possibile realizzare tutti gli scatti in breve tempo in primo luogo grazie all'enorme disponibilità del personale delle strutture che ospitavano le opere di M.Gagliardo che ci ha accolto rendendo l'intero lavoro il più semplice possibile, grazie a un'attenta pianificazione dei nostri spostamenti e dalle lunghissime ore di luce solare di cui si può approfittare in quel periodo dell'anno. Gli edifici dentro i quali abbiamo fotografato infatti offrivano grandi vetrate, spesso sulla maggior parte delle loro pareti: Le Cantine Antinori, il museo Pecci, l'Unicoop a Sesto Fiorentino sono per questo motivo ottime location per un servizio fotografico, a patto di scegliere bene l'orario al quale eseguirlo in modo che la posizione del sole giochi a vantaggio del fotografo.

La pianificazione del servizio fotografico

Come fotografo professionista mi trovo spesso a stimare quale sarà la posizione del sole durante una sessione di fotografia d'interni e quale sarà il suo impatto sulle mie fotografie. Lo studio della luce ambiente è un aspetto sempre importantissimo durante la pianificazione di un servizio fotografico, in questo caso è stato particolarmente complicato a causa delle distanze da percorrere (non devono impiegare ore 'buone' per lavorare), il tempo a disposizione per completare il lavoro e il fatto che quasi tutte le strutture fossero così esposte. Fortunatamente una consistente parte delle fotografie sono state scattate presso la biblioteca Ernesto Ragionieri, l'unico posto a non avere vetrate così estese ma normali finestre. Ho quindi impiegato le parti della giornata che offrono una luce peggiore per scattare in questa struttura (principalmente illuminata con luci artificiali) e per gli spostamenti, poi ho diviso le ore migliori tra le location critiche scegliendo quali fotografare al mattino o alla sera tenendo conto del loro orientamento rispetto alla posizione del Sole. In questo modo siamo riusciti a completare tutto il lavoro fuori Firenze in soli due giorni ottenendo scatti di ottima qualità in tutte le occasioni.

fotografia interni firenze ipercoop

Lunga esposizione: una tecnica per raccontare i luoghi e le persone

Al contrario di quanto è avvenuto alla Biennale dell'Antiquariato o al Teatro della Compagnia, presso l'Unicoop di Sesto Fiorentino e il museo Pecci a Prato gli spazi a disposizione erano ampi e le persone più disperse nel locale. Grazie a questa caratteristica del luogo ho scelto di adottare una tecnica basata su esposizioni lunghe in diverse fotografie di interni: Aumentando il tempo per il quale l'otturatore rimane aperto mentre la macchina fotografica scatta la foto le persone in movimento risultano mosse lasciando piccole scie che ne descrivono i movimenti. E' anche molto comodo quando non si vuole che le persone, soprattutto se minorenni, siano riconoscibili e non è possibile raccogliere eventuali liberatorie per la pubblicazione delle fotografie. Ovviamente bisogna scegliere bene i tempi da utilizzare perchè se troppo lunghi le figure umane non saranno abbastanza distinguibili e l'effetto sarà spiacevole. Con questa tecnica ho per così dire popolato i luoghi con le persone che li frequentano, dando movimento alla fotografia, raccontando questa insolita mostra dispersa per la Toscana che ha permesso di incontrare i dipendenti della Richard Ginori nel mezzo di un super mercato, raccontati tramite dei video muti che li descrivono meglio di mille parole.

A proposito dell'autrice

La fabbrica della Bellezza è un progetto di Matilde Gagliardo, videomaker e artista fiorentina, che, negli anni, ha girato una lunga serie di video ritratti muti dei dipendenti della Richard Ginori a Sesto Fiorentino. Gli artigiani sono ritratti con profondità e delicatezza dall'autrice che permette ai suoi soggetti di raccontarsi in modo sorprendentemente efficacie, senza far uso della parola. E' un progetto molto originale che porta lo spettatore dentro un luogo magico, un salto indietro nel tempo, il racconto di un mestiere ormai unico.

Un ricordo speciale

Come fotografo Firenze e dintorni sono stati spesso la mia destinazione ma durante questo incarico ho avuto la possibilità di lavorare, con la bravissima Matilde, in luoghi davvero speciali e di stare a contatto con il lavoratori della Richard Ginori, artigiani unici e persone fantastiche. Questa pubblicazione non è una delle più estese alle quali abbia lavorato ma è forse quella alla quale rimango più affezionato per la qualità del lavoro svolto e delle persone incontrate.

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